Le tecniche partecipative

Esercitazione su casi reali


Riccardo Da Re - Catie Burlando - Diego Gallo


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Durata dell'unità didattica: 00:34:32

Sommario

In questa lezione:

  • Presentazione dei casi reali
    • TopValue - Servizi ecosistemici e filiere agroalimentari alpine tradizionali
    • L’ODG Terme Colli Euganei
  • Traccia per il lavoro individuale
  • Soluzioni adottate 

 

Obiettivo formativo: 

  • esercitazione individuale sulle conoscenze acquisite applicandole ad alcuni casi concreti di progettazione partecipata

Il caso TopValue

Il committente

  • Progetto Top Value su servizi ecosistemici e filiere agroalimentari alpine tradizionali

 

L’obiettivo principale e i sotto obiettivi

  • “Valutare la percezione degli stakeholders (comunità locali, turisti e produttori) sui Servizi Ecosistemici forniti dalle filiere individuate”.

    • Valore aggiunto dei SE per la filiera tradizionale
    • Valore aggiunto della filiera tradizionale per l’ambiente montano
    • Come viene comunicato questo rapporto filiera-montagna?

Contesto territoriale e modalità di lavoro

Contesto

  • Dolomiti friulane (provincia di Udine) e venete (provincia di Belluno).

 

Informazioni tecniche

  • metodologia facilmente replicabile in diversi contesti montani per garantire la comparabilità dei risultati
  • concetto di “servizio ecosistemico” non noto a tutti i portatori d’interesse
  • la tecnica partecipativa è stata ridiscussa e concordata
  • luogo per gli incontri centrale ma non facilmente raggiungibile
  • sala per gli incontri accogliente con sedie, tavoli e proiettore
  • risorse limitate (budget e tempo)

Il caso OGD Terme Colli Euganei

Il committente

  • L’Organizzazione di Gestione della Destinazione “OGD Terme e Colli Euganei”.

     

La destinazione turistica è frutto della fusione di importanti località termali (Abano, Montegrotto) e del territorio del Parco Naturale dei Colli Euganei.

 

L’OGD si compone di un organo consultivo (tavolo di confronto 40 soggetti) all’interno del quale opera un organo decisionale (cabina di regia 12 soggetti)

Obiettivo e modalità di lavoro

Definire il concetto turistico in grado di garantire lo sviluppo economico del territorio, migliorando la qualità della vita della popolazione residente. Ovvero sperimentare un modello di governance e una dimensione organizzativa funzionale al turismo di destinazione.

 

Lavorare con cabina di regia e tavolo di confronto per mettere a fuoco il concetto turistico della destinazione Terme e Colli Euganei

 

Coinvolgere il sistema locale al fine di permettere ai portatori di interesse di contribuire al piano e contemporaneamente ricevere indicazioni e stimoli per la continuazione del lavoro

Contesto territoriale e turismo

OGD costituita da:

  • 16 amministrazioni comunali
  • categorie economiche
  • consorzi turistici
  • Camera di Commercio
  • altri enti pubblici (GAL, Parco)
  • altri soggetti privati (Associazioni)

 

Offerta turistica:

  • 3,5 milioni di presenze
  • prodotto turistico maturo (Abano e Montegrotto Terme) 
  • prodotto turistico giovane (Parco naturale Colli Euganei) 

Questioni affrontate

La partecipazione è una metodologia di lavoro consigliata dall’approccio al Destination management:

 

La strategia comprende due fasi di lavoro:

  1. con gruppo definito OGD;
  2. con un numero impreciso di portatori di interesse.

 

Il concetto di destinazione non è chiaro per gli operatori turistici e per gli amministratori

 

La scelta dei luoghi è un’opportunità per diffondere la conoscenza delle risorse del territorio 

 

Risorse limitate e comprese all’interno dell’incarico di affiancamento tecnico dell’OGD.

Esercitazione

Traccia per il lavoro individuale:

 

  • QUANDO utilizzare la progettazione partecipata?
    • Strategia rispetto all’intero progetto

 

  • CHI coinvolgere nel processo partecipativo?
    • Stakeholder analysis

 

  • QUALI tecniche utilizzare?
    • Tecniche partecipative adottate

Buon lavoro!

Le soluzioni adottate dalla pagina seguente ...

TopValue: quando e chi coinvolgere

QUANDO

  • Il processo partecipativo viene anticipato da un questionario online e una breve presentazione sulla terminologia

 

CHI

  • Snowball sampling per individuare i principali stakeholder con una griglia “name generator”
  • Reputational power per individuare quelli “essenziali”

Quale percorso

  • Discussione con il committente su due proposte operative
    • pochi partecipanti
    • tanti partecipanti

 

è Scelta di invitare pochi stakeholder (11) e di creare un unico incontro di 2 ore facilmente replicabile diviso in 4 sessioni:

  1. presentazione del progetto, dei risultati indagine online e delle “regole” partecipative, presentazione dei partecipanti
  2. brainstorming sul valore aggiunto della montagna alla filiera economica
  3. Focus group sul ranking dei servizi ecosistemici
  4. Focus group sulla comunicazione

Materiali e tecniche

Risultati

Terme Colli Euganei: percorso partecipativo

Fasi di sviluppo

Calendario incontri

Tecniche utilizzate

  • Focus group
  • SWOT partecipativa
  • World Cafè

Gruppi omogenei di stakeholder

Schema incontri

  • Fasi
    • Presentazione progetto (20')
      • powerpoint 
    • Tecniche partecipative  (60')
      • Focus group semistrutturato (utilizzo di schemi) 
    • Conclusioni attività (10')

 

  • Risultati positivi considerando le criticità di partenza
    • percorso impegnativo
    • interessi in gioco e conflittualità

Grazie per l'attenzione

Approfondimenti

Siti e altri riferimenti on-line

Autori

Riccardo Da Re

Dipartimento TESAF, Università di Padova

Assegnista di ricerca

Autori

Catie Burlando

Etifor, Spin off Università di Padova

Project Manager

Autori

Diego Gallo

Etifor, Spin off Università di Padova

Project Manager

Collaborazioni

Questa unità didattica è stata sviluppata all'interno del progetto formativo pilota realizzato dal Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del CREA, nell'ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale 2014-2020.

 

La progettazione è stata sviluppata in collaborazione con Veneto Agricoltura che ha pianificato le tematiche e selezionato i docenti per la produzione dei contenuti formativi.

 

Il percorso formativo è stato sperimentato, prevalentemente in remoto, grazie alla partecipazione del gruppo pilota formato da tecnici selezionati dal Consiglio dell'Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF).

 

Si ringrazia in particolare i rappresentanti del Consiglio che hanno contribuito alla progettazione ed alla sperimentazione suggerendo revisioni e miglioramenti.

Credits

Rur@Lab
Versione 3.0
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Rur@Lab è un programma per la creazione di unità didattiche multimediali per il web al servizio di formatori (scheda attività CREA 25.1) realizzato nell'ambito della Rete Rurale Nazionale (RRN) 2014-2020
La RRN è gestita dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
La RRN è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014-2020
Rur@Lab è un programma realizzato da Andrea Bonfiglio presso il Centro Politiche e Bioeconomia - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria (CREA)